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Ginnastica posturale |
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La ginnastica posturale ha
lo scopo di sensibilizzare e tonificare
la muscolatura dell'intero apparato muscolare del
corpo, con l'obiettivo di mantenere tutti i segmenti scheletrici
ben allineati in modo da evitare atteggiamenti asimmetrici (dismorfismi)
che a lungo andare porterebbero a un cattivo funzionamento degli organi
vitali.
In pratica la ginnastica
posturale è l'insieme di tutti gli esercizi di ginnastica per
prevenire e curare posture del corpo non naturali e sbagliate.
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La gente per il tipo di vita che fa oggi, sia nei momenti spensierati che
in quelli professionali, è soggetta a sofferenze di carattere fisico,
dismorfismi, cioè quando una persona fa attività asimmetrica, quando si
atteggia in posizione di relax in maniera contorta, assumendo posizioni
non naturali che nel tempo possono portare a delle conseguenze croniche
producendo, a volte, il mal funzionamento di organi vitali.
Quindi la vita che facciamo, spesso, ci impone di assumere posizioni
scomode e non naturali che causano questi pericoli e che portano alla
disarmonia negli allineamenti dei vari segmenti scheletrici che compongono
il corpo.
A lungo andare questi potrebbero portare, appunto, al mal
funzionamento di alcuni organi vitali come la respirazione e alla
sofferenza cardiaca qualora si arrivasse all'eccessiva compressione della
parte toracica del cuore.
Come sopperire a questi rischi che portano a disallineamenti dei segmenti
scheletrici dell'apparato corporeo?
In poche parole, cosa fare e che
esercizi eseguire per sopperire ai problemi fisici causati dall'assumere
posizioni sbagliate?
Come ad esempio stare seduti davanti al computer in
ufficio o a casa per ore, oppure seduti sul divano sdraiati davanti la
televisione, nei banchi scolastici o ancora in macchina per ore in mezzo
al traffico? |
La ginnastica posturale risponde a tutte queste domande
con una serie di esercizi che si possono fare.
La
ginnastica posturale, in
definitiva, è una metodologia d'allenamento estremamente semplice, che si
identifica con gli esercizi base della ginnastica, se eseguita in maniera
specifica per migliorare la postura del corpo. |
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Rinforzo
muscolare |
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Si intende per
rinforzo muscolare l’attività volta all’incremento delle prestazioni di
forza in generale, con riferimento più specifico all’incremento della
forza massimale, resistente e al tono della muscolatura posturale, ai fini
di ristabilire un recupero funzionale dell’articolazione interessata.
Il lavoro muscolare ha inizio dopo che il paziente ha raggiunto una
adeguata mobilità articolare nell’asse di movimento di competenza di quei
particolari distretti muscolari.
Anticipare l’attività di muscolazione rispetto al lavoro di mobilizzazione
potrebbe inficiare il risultato dell’intervento riabilitativo stesso, in
quanto l’articolazione si trova nel pieno delle sue capacità, quando
riesce ad esprimere un’adeguata prestazione di forza in tutti i suoi gradi
di naturale mobilità, correttamente conservata, cosa che non si è in grado
di garantire se si inverte l’ordine delle fasi. |
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Stretching statico |
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E' il sistema di stretching più conosciuto, quello codificato nel 1975 da
Bob Anderson (autore dei disegni sotto riportati), che prese spunto dallo
yoga.
Nello stretching statico, si prende una posizione che sia possibile
mantenere senza dolore.
Questa posizione dev'essere raggiunta lentamente,
in modo da non stimolare nei muscoli antagonisti il riflesso miotatico
inverso.
Raggiunta la posizione, questa va mantenuta per un tempo che va da 15 a 30
secondi, o finchè non si sente calare la tensione d'allungamento,
dopodichè si aumenta la tensione stessa, e la si tiene per altri 15-30
secondi, e via dicendo.

Questo tipo di stretching è adatto a tutte le fasi di un allenamento, me è
più istintivo utilizzarlo quando la muscolatura è già calda.
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Stretching statico attivo |
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Prevede posizioni di grande ampiezza
articolare, il cui mantenimento avviene solo grazie alla forza dei muscoli
agonisti .
La tensione degli agonisti, in un allungamento attivo, aiuta a rilassare i
muscoli che vengono allungati (gli antagonisti) tramite l'inibizione
reciproca.
Lo stretching attivo aumenta la flessibilità attiva e rafforza i muscoli
agonisti.
Gli allungamenti attivi sono di solito piuttosto difficili da tenere per
più di 10 secondi e raramente c'è il bisogno di tenerli per più di 15
secondi.
Molti movimenti (o allungamenti) che si trovano in varie forme di yoga,
nel mat-work del Pilates, nella danza, come anche in molte figure
della ginnastica artisitca soprattutto maschile, ma anche femminile, e in
generale negli sport artistici, sono allungamenti statici attivi. |
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